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Mobilità avanzata e città del futuro: cosa stanno facendo davvero Emirati e Arabia Saudita

Mobilità avanzata e città del futuro: cosa stanno facendo davvero Emirati e Ar...

By alessio

Negli ultimi anni la mobilità avanzata è diventata uno dei terreni più concreti su cui Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita stanno misurando la propria capacità di trasformazione urbana e industriale. Al di là degli annunci e delle immagini iconiche, la regione sta lavorando su modelli operativi che puntano a integrare nuove tecnologie di trasporto all’interno di sistemi urbani complessi, con l’obiettivo di rendere le città più efficienti, sostenibili e competitive a livello globale.

Negli Emirati, in particolare, l’approccio alla mobilità del futuro è caratterizzato da una forte integrazione tra pianificazione urbana, infrastrutture e regolazione. Le autorità locali non stanno semplicemente introducendo nuovi mezzi di trasporto, ma stanno ridisegnando il modo in cui persone e merci si muovono all’interno delle città.

Questo include lo sviluppo di soluzioni di Advanced Air Mobility, l’integrazione dei sistemi di trasporto pubblico con piattaforme digitali e la sperimentazione di nuovi modelli di gestione del traffico urbano basati su dati in tempo reale.

La spinta verso la mobilità avanzata è strettamente legata alla visione più ampia di città intelligenti e resilienti. Dubai e Abu Dhabi stanno investendo in infrastrutture che consentano l’introduzione graduale di tecnologie come i velivoli eVTOL, i sistemi di trasporto autonomo e le reti logistiche automatizzate. Questi progetti non vengono concepiti come elementi isolati, ma come componenti di un ecosistema urbano che deve garantire sicurezza, affidabilità e continuità operativa. La creazione di sandbox regolatori e di corridoi dedicati alla sperimentazione consente di testare soluzioni innovative mantenendo elevati standard di controllo.

In Arabia Saudita, la mobilità avanzata si inserisce in un programma di trasformazione ancora più ampio, legato allo sviluppo di nuove città e aree urbane progettate quasi da zero. I grandi progetti previsti dal piano Vision 2030 rappresentano un laboratorio unico per sperimentare modelli di trasporto completamente integrati, in cui la riduzione dell’impatto ambientale, l’efficienza energetica e l’esperienza dell’utente sono elementi centrali. Qui la mobilità non è solo un servizio, ma un fattore strutturale della qualità urbana e dell’attrattività economica.

Un aspetto rilevante di queste iniziative è la stretta collaborazione tra operatori aeroportuali, autorità di regolazione, sviluppatori di infrastrutture e fornitori tecnologici.

La mobilità aerea urbana, ad esempio, richiede un ripensamento profondo degli spazi aeroportuali, delle connessioni con la città e dei quadri normativi esistenti. Emirati e Arabia Saudita stanno affrontando questa complessità con un approccio pragmatico, che privilegia la sperimentazione controllata e l’apprendimento progressivo.

Secondo Giorgio Basaglia, Senior Partner di Yellowknife & Partners, “la mobilità avanzata nel Golfo non è una vetrina tecnologica, ma una componente strategica dei modelli di sviluppo urbano. Qui si sta cercando di costruire un equilibrio tra innovazione, regolazione e sostenibilità che potrebbe diventare un riferimento anche per altre aree del mondo”.

Guardando a questi sviluppi, appare chiaro che Emirati e Arabia Saudita non stanno semplicemente inseguendo le tendenze globali, ma stanno contribuendo a definirle. La mobilità avanzata diventa così una chiave di lettura per comprendere come le città del futuro possano evolvere, integrando tecnologia e governance in modo coerente e orientato al lungo periodo.